L’Intelligenza Artificiale Potrà Avere Una Coscienza?
E’ di ieri un articolo pubblicato dal MIT Technology Review che esplora il dibattito attuale sulla coscienza nell’intelligenza artificiale.
Nell’articolo, esperti come David Chalmers discutono le possibilità e le sfide della coscienza AI, illustrando come modelli linguistici avanzati come ChatGPT e LaMDA stiano sfidando le percezioni esistenti.
Particolarmente curioso il passaggio in cui viene presentata, attraverso una metafora a base di cioccolato, la ricerca sulla coscienza umana condotta da Liad Mudrik nel fornire spunti per indagare sulla coscienza artificiale: il cervello non solo elabora le informazioni sensoriali, ma anche sperimenta queste informazioni, unendo il meccanismo neurobiologico all’esperienza consapevole. Una tipologia di esperienza, al momento, preclusa alle macchine.
Allo stesso tempo viene evidenziato come, per determinare se una Intelligenza Artificiale è cosciente o meno, diventa fondamentale capire nel dettaglio come come questa funzioni al suo interno.
Con l’evoluzione della tecnologia AI, in particolar modo quella generativa, queste discussioni diventano essenziali non solo come pura speculazione, ma anche per affrontare le implicazioni morali e i rischi associati.
L’articolo, che è possibile leggere integralmente a questo indirizzo, rappresenta una lettura stimolante per chi desidera esplorare la complessità etica dell’IA avanzata.