Democrazia E AI, Il Multilinguismo è Fondamentale: Il Contributo di Aya
Il multilinguismo nell’intelligenza artificiale rappresenta una questione di grande attualità, in particolare per le lingue meno diffuse che rischiano di essere lasciate ai margini di questa rivoluzione epocale.
Recentemente ho discusso gli sforzi compiuti in questo ambito, evidenziando come non manchino iniziative significative. A questi si aggiunge Cohere for AI, un’organizzazione no-profit che opera nel campo dei modelli linguistici avanzati che ha collaborato con più di 3.000 ricercatori indipendenti distribuiti in 119 paesi, allo scopo di sviluppare un dataset e un modello in grado di comprendere 101 lingue. Se si considera che sul nostro pianeta si parlano oltre 7.000 lingue, riuscire a coprirne 100 è comunque un risultato notevole, capace di garantire una comunicazione efficace con una vasta porzione della popolazione globale.
Il modello, denominato Aya, è completamente open source permettendo a ricercatori, studiosi o semplici curiosi di tutto il mondo di studiarlo e utilizzarlo per i più vari scopi.
L’iniziativa di Cohere for AI merita attenzione non solo per l’ampiezza del lavoro svolto ma anche per l’efficienza dimostrata nell’addestramento del modello, che ha richiesto una quantità sorprendentemente limitata di testo.
È fondamentale procedere verso la democratizzazione dell’AI generativa, unendo gli sforzi per superare le barriere linguistiche e culturali, in modo che l’innovazione possa essere realmente accessibile a tutti. Questo approccio non solo promuove un futuro in cui il sapere e la comprensione sono disponibili universalmente, ma sottolinea anche l’importanza di un impegno continuo per garantire che le avanzate capacità dell’AI siano in grado di raggiungere la gran parte dell’umanità, senza distinzioni linguistiche.
Se volete trovare maggiori informazioni o provare direttamente il modello, il sito di Aya fa al caso vostro.