AI Generativa a Supporto della Produttività Individuale: Alleata o Minaccia?

Dal 3 novembre 2022, data in cui è stata rilasciata ChatGPT, si è assistito a una straordinaria accelerazione nella conoscenza e nell’utilizzo delle tecnologie di Intelligenza Artificiale generativa. Tale cambiamento ha innescato nelle aziende una riflessione e la necessità di effettuare delle scelte riguardo all’adozione di questa tecnologia da parte dei loro dipendenti, in particolare, a supporto delle attività di produttività individuale.

Questo argomento è emerso più volte nelle conversazioni che ho avuto negli ultimi mesi con amici e conoscenti che operano in diversi settori e ne emergono, sostanzialmente, tre diversi atteggiamenti:

1. I Custodi del Dato

Alcune aziende hanno scelto di bloccare l’uso dell’AI generativa all’interno della loro organizzazione. Le motivazioni dietro questa decisione includono:

  • preoccupazione per la sicurezza dei dati: temono che l’uso dell’AI generativa possa aumentare il rischio di fuga dei dati sensibili o aziendali
  • mancanza di comprensione delle capacità: non hanno una chiara comprensione delle potenzialità dell’AI generativa e temono che possa comportare più svantaggi che vantaggi
  • percezione che possa “far perdere tempo” ai dipendenti: ritengono che l’adozione dell’AI generativa possa comportare un rallentamento delle operazioni quotidiane dei dipendenti, invece di aumentarne l’efficienza.

2. I Lasciafare Progressivi

Altre aziende stanno scegliendo di avere un atteggiamento attendista nei confronti del l’AI generativa, lasciando ai dipendenti la responsabilità di scoprire e apprendere da soli questa tecnologia. Le ragioni dietro questo atteggiamento possono essere:

  • mancanza di conoscenza: i responsabili delle decisioni potrebbero non avere una comprensione adeguata dell’AI generativa e potrebbero non percepire la sua rilevanza per il loro settore
  • scarse risorse per la formazione: non dispongono delle risorse necessarie per formare i dipendenti sull’uso dell’AI generativa
  • aspettative che i dipendenti siano autonomi: hanno fiducia nella capacità dei propri dipendenti di adattarsi e apprendere nuove tecnologie in modo autonomo e responsabile, senza la necessità di un intervento diretto dell’azienda.

3. Gli Innovatori Informati

Infine, alcune aziende abbracciano apertamente l’AI generativa e investono nella formazione dei loro dipendenti per sfruttarne appieno le capacità. Questa apertura è dovuta a:

  • sensibilità all’innovazione: riconoscono il potenziale dell’AI generativa nell’aumentare la produttività e stimolare l’innovazione all’interno dell’organizzazione
  • conoscenza delle capacità e dei limiti: comprendono l’AI generativa, compresi i suoi vantaggi e le sue limitazioni, e lo utilizzano in modo consapevole per migliorare i processi aziendali
  • sicurezza dei dati: adottano misure rigorose, e attraverso la formazione educano i dipendenti, per garantire la sicurezza dei dati aziendali, evitando la diffusione non autorizzata di informazioni sensibili.

I “Custodi del Dato” mostrano un notevole impegno nella protezione dei propri asset aziendali, un approccio che può essere cruciale in settori ad alto rischio. Tuttavia, è importante considerare se questa prudenza potrebbe limitare le opportunità di innovazione e crescita.

Dall’altra parte, i “Lasciafare Progressivi” dimostrano fiducia nella capacità dei loro dipendenti di imparare in modo autonomo, un atteggiamento che promuove l’indipendenza e l’autoapprendimento. Tuttavia, questo potrebbe comportare una mancanza di direzione e una potenziale frammentazione nell’adozione della tecnologia.

Infine, gli “Innovatori Informati” si distinguono per la loro capacità di adottare con consapevolezza l’AI generativa, guidando i loro dipendenti attraverso un’era di cambiamento tecnologico. Investono tempo ed energie nella formazione e nell’esplorazione delle potenzialità dell’AI generativa, posizionando le loro aziende all’avanguardia dell’innovazione informata.

Si tratta, dunque, di uno scenario in cui l’atteggiamento delle aziende nei confronti dell’AI generativa quale strumento a supporto della produttività individuale dei dipendenti varia ampiamente, da un rifiuto totale a un’accoglienza entusiasta e le scelte delle aziende sono un riflesso della loro storia, della loro visione e delle loro priorità.

È importante notare che lo scenario potrebbe cambiare radicalmente nei prossimi mesi. Infatti, da questa prima fase pionieristica si sta già passando molto velocemente a una seconda decisamente più strutturata. I grandi player tecnologici stanno integrando l’AI generativa nei loro tradizionali strumenti di produttività individuale. Microsoft, ad esempio, sta progressivamente introducendo Copilot nella sua suite Office, mentre Google ha lanciato Duet nel suo Workplace. Questo segnala un passaggio significativo verso l’integrazione dell’AI generativa nelle attività quotidiane di milioni di utenti. Questa evoluzione rapida e continua sottolinea l’importanza di rimanere al passo con le tendenze tecnologiche e di valutare costantemente come queste innovazioni possano essere sfruttate in modo strategico per migliorare la produttività aziendale e individuale.

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