AI Basics: qualcosa a proposito di ChatGPT
A meno che dal 30 Novembre dello scorso anno non abbiate vissuto su Marte, avrete sicuramente sentito parlare di ChatGPT, il – quasi – incredibile modello di Intelligenza Artificiale Generativa sviluppato da OpenAI. In questo articolo, della serie AI Basics e pensato per chi non abbia mai provato ChatGPT, vogliamo soddisfare le vostre curiosità al riguardo e presentare potenzialità e limiti di questo prodotto.
Cos’è ChatGPT?
ChatGPT è un avanzato modello di linguaggio (LLM) basato su una tecnologia chiamata GPT (Generative Pre-trained Transformer), sviluppato da OpenAI. È progettato per comprendere e generare testo in modo naturale, con un comportamento simile a quello di un essere umano. Utilizza un vasto corpus di testi presi dalla rete per apprendere e creare risposte coerenti e pertinenti alle domande e agli input che riceve.
Come funziona?
Il funzionamento di ChatGPT si basa su un processo di apprendimento automatico noto come “trasferimento di conoscenza”. Prima del suo utilizzo pratico, il modello viene addestrato su grandi quantità di testo provenienti da Internet. Durante questo addestramento, impara a riconoscere modelli nel linguaggio umano, inclusi significati, sintassi e stili di conversazione.
Quando interagite con ChatGPT, inserite il vostro input sotto forma di testo. Il modello utilizza quindi i suoi parametri addestrati per generare una risposta che ritiene sia appropriata in base al contesto fornito. Questo processo avviene in tempo reale e può coprire una vasta gamma di argomenti e domande.
Cosa posso fare con ChatGPT?
Uno degli aspetti più interessanti e affascinanti di ChatGPT è che può essere utilizzato in contesti molto diversi. Ecco – solo alcuni – modi comuni per provare le sue potenzialità:
- Risposte a domande: chiedete a ChatGPT domande su argomenti che vi interessano, da curiosità generale a informazioni specifiche. Su questo aspetto, e su quello che segue, occhio però ai limiti presenti e di cui parleremo tra un attimo.
- Aiuto con compiti e e lo studio: utilizzate ChatGPT per spiegazioni o chiarimenti su concetti accademici o professionali.
- Traduzioni: ChatGPT conosce moltissimi idiomi, potete sfruttarlo per tradurre testi da lingue che non conoscete.
- Creazione di contenuti inediti: se siete scrittori o creatori di contenuti, potete utilizzare ChatGPT per generare idee o bozze preliminari.
- Assistente personale: chiedete consigli, raccomandazioni su film, libri, viaggi o qualunque altro argomento solletichi la vostra curiosità.
Come Interagire con ChatGPT in Modo Efficace?
Ecco alcuni suggerimenti utili per ottenere risultati migliori e interazioni più soddisfacenti con ChatGPT:
- Domande chiare e specifiche: formulate domande chiare e specifiche per ottenere risposte quanto più pertinenti possibili.
- Contesto e dettagli: fornite informazioni di contesto se necessario, specialmente per domande complesse o dettagliate.
- Conversazione naturale: ChatGPT funziona meglio adottando un linguaggio naturale e chiaro, quindi evitate l’uso di linguaggio troppo tecnico o ambiguo.
- Feedback e correzioni: se notate inesattezze nelle risposte… diteglielo! Questi feedback vengono infatti utilizzati per migliorare la precisione delle future interazioni.
I limiti di ChatGPT
Nonostante le sue capacità avanzate, è importante ricordare che ChatGPT ha anche dei limiti molto importanti: può, infatti, produrre contenuti fuorvianti o non accurati se non utilizzato correttamente o se non dispone delle informazioni necessarie.
- Comprensione del contesto: ChatGPT, nonostante il suo addestramento su un enorme corpus di testo, può ancora avere difficoltà a comprendere il contesto specifico di una conversazione. Ad esempio, se viene fornito un input ambiguo o mal formulato, potrebbe generare risposte che non sono pertinenti alla domanda effettiva.
Esempio: se chiedete a ChatGPT “Quale vaccino è il migliore?”, senza specificare il contesto (come la popolazione di riferimento, l’età, il luogo, ecc.), potrebbe rispondere con informazioni generiche che non sono applicabili alla vostra situazione specifica. Inoltre, specie per quanto riguarda informazioni in ambito sanitario, l’utilizzo di ChatGPT è fortemente sconsigliato in quanto non sono progettati per fornire in maniera corretta questa tipologia di informazioni così delicata.
- Informazioni obsolete o errate: sebbene ChatGPT sia stato addestrato su dati recenti, potrebbe non essere aggiornato sugli ultimissimi eventi. Informazioni obsolete possono portare a risposte non corrette e accurate.
Esempio: se chiedete informazioni su una notizia di cronaca avvenuta nelle ultime ore, ChatGPT non sarà a conoscenza di questo evento e non ha a sua disposizione le informazioni più recenti.
- Opinioni e convinzioni personali: ChatGPT può generare risposte basate su opinioni o convinzioni presenti nei testi su cui è stato addestrato. Questo può portare a risposte che riflettono punti di vista controversi o non scientificamente validati. Esempio: Se chiedete a ChatGPT una valutazione su un argomento politicamente o moralmente dibattuto, potrebbe generare risposte che riflettono bias presenti nel corpus di addestramento. E per gli aspetti scientifici, vale anche quanto abbiamo evidenziato al punto 1.
Alcune considerazioni etiche
ChatGPT è una nuova ed avanzata tecnologia, pertanto, come tale, è essenziale considerare le implicazioni etiche e il rispetto della privacy durante l’uso.
- Responsabilità nell’uso: è responsabilità dell’utente utilizzare ChatGPT in modo etico e responsabile. Evitare di utilizzarlo per creare e diffondere disinformazione, promuovere odio o danneggiare altri.
Esempio: chiedere a ChatGPT di generare informazioni false su una persona o un’organizzazione potrebbe danneggiare la reputazione degli stessi.
- Privacy e sicurezza: le conversazioni con ChatGPT possono contenere informazioni personali sensibili.
Esempio: fornire informazioni finanziarie sensibili o dettagli personali a ChatGPT espone al fatto che queste potrebbero essere utilizzate per il suo addestramento e venire utilizzate in future conversazioni anche con altri utenti.
- Trasparenza nell’Uso dell’AI: chi utilizza ChatGPT per fornire informazioni o assistenza dovrebbe chiarire che si sta interagendo con un sistema automatizzato e non con un essere umano. Questo aiuta a gestire le aspettative dell’utente e a evitare equivoci.
Esempio: in contesti come il supporto clienti, è importante informare chiaramente gli utenti che stanno parlando con un assistente virtuale per evitare fraintendimenti.
ChatGPT rappresenta un primo – e ancora immaturo – assaggio di un futuro in cui l’intelligenza artificiale potrà migliorare e semplificare le nostre vite quotidiane.